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IFRS 9 – La prima regola che devi conoscere per accedere al credito

Desideri accedere al credito per finanziare la tua impresa?

Hai dei progetti imprenditoriali da portare a termine e ti serve liquidità?

Leggi questo articolo perché ti verrà svelata qual è la prima regola che devi conoscere per accedere al credito in modo sicuro e rapido.

Questo è un articolo che racchiude delle nozioni tecniche, quindi per spiegarlo bene è necessaria una premessa.

Prima di iniziare, infatti, dobbiamo tornare indietro all’estate 2008, al tempo come noto, è iniziata la più grande crisi finanziaria che ha trascinato il mondo intero ad una recessione a livello globale.

Ma in che modo questo episodio può interessarti per farti accedere al credito?

La risposta è semplice.

La più grande conseguenza è stata la diffusione e l’opinione generale che siano state proprio le regole contabili in essere ad aver contribuito, soprattutto in termini di rapidità, al peggioramento di questa recessione economica.

Perché si è sviluppato questo pensiero?

Perché si è evidenziato il fatto che, all’epoca, vi erano in vigore dei principi contabili per le banche molto deboli che non riuscivano a rilevare e calcolare per tempo le perdite sui crediti e sulle altre attività finanziarie. Proprio per questo, dopo l’inizio della crisi, i principi contabili sono stati oggetto di particolare attenzione da parte dei legislatori e dello IASB (International Accounting Standards Board) l’organismo responsabile dell’emanazione dei principi contabili internazionali.

In pratica sono state fatte delle verifiche proprio sulle banche, e cosa è emerso?

Le ispezioni hanno fatto affiorare i punti deboli dei modelli contabili utilizzati e ciò ha conseguentemente portato all’entrata in vigore, il 12 novembre 2009, dell’IFRS 9 con l’intento di migliorare i problemi associati alle modalità di contabilizzazione degli strumenti finanziari. Tale quadro contabile, dal 1 gennaio 2018, è entrato obbligatoriamente in vigore per tutti gli istituti di credito, ma ha avuto e avrà ripercussioni sempre più disastrose sulle imprese.

Ma scendiamo nello specifico. Quali sono le principali novità dell’IFRS 9?

Le novità dell’ IFRS 9

So che ti sembra strano ma lascia che ti faccia chiarezza.

Apparentemente con l’immissione dell’IFRS 9 (International Financial Reporting Standard) sono state semplificate e sistemate le regole già esistenti e risolti alcuni difetti.

Vediamo, insieme, i nuovi principi:

  • Nuova classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, basate sulla logica del Cash Flow e sul modello di business adottato dalla banca nella gestione degli strumenti finanziari. Con questo si determina se le attività finanziarie sono svolte per incassare i flussi di cassa o per vendere le attività finanziarie (o per entrambi gli scopi).
  • Nuovo modello di svalutazione dei crediti ‘Impairment’, per procurare informazioni più utili sulle perdite di crediti attese dagli strumenti finanziari.
  • Revisione dei rischi di contabilità ‘Hedge Accounting’, per far riflettere meglio le attività della funzione nel proprio reporting finanziario.
  • Ridefinizione dei diversi schemi di bilancio e della nota integrativa, le variazioni di valore di strumenti finanziari valutati al Fair Value non potranno più essere riconosciuti nel conto economico.

Inoltre, è stata apportata una divisione dei crediti in tre livelli ben distinti detti ‘stage’ (vedi l’articolo):

  1. Performing (basso rischio creditizio) perdita calcolata su un orizzonte temporale di 12 mesi.
  2. Under Performing (medio rischio creditizio) perdita calcolata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento fino a scadenza (quando aumenta la rischiosità sui crediti).
  3. Non Performing (alto rischio creditizio) rientrano i crediti diventati più rischiosi in cui c’è l’oggettiva evidenza di impairment.

Queste ‘Expected losses’ (perdite attese) impongono alle banche di anticipare la rivelazione delle perdite ai primi segnali di deterioramento (e qui arriva il punto debole).

Cosa significa?

In sostanza, quindi, è stata rivista la modalità in cui le banche dovranno effettuare gli accantonamenti sui crediti e, cosa molto importante, non solo per i crediti già deteriorati come mutui, finanziamenti, prestiti che i debitori non sono più in grado di pagare regolarmente o di saldare del tutto, ma anche per quelli che potrebbero deteriorarsi in futuro.

Tutto questo quindi crea, per la maggior parte delle imprese, una ricaduta molto forte.

In che senso?

Nel senso che, come precedentemente detto, le banche con l’introduzione del IFRS 9 devono effettuare obbligatoriamente accantonamenti anche per i crediti che potrebbero avere un deterioramento nel futuro e quindi, prima di decidere se prestarti o meno del denaro, studiano, attraverso delle specifiche analisi, la tua capacità di restituzione non nel presente ma nel futuro.

Questo nuovo principio contabile è la madre dei problemi per le imprese.

Come puoi verificare la tua capacità restitutoria futura verso la banca?

È proprio questo che complica molto le cose, soprattutto per le PMI, poiché porta a dei cambiamenti importanti nelle trattative con il sistema bancario, dove vengono tenuti in considerazione svariati fattori che implicano ovviamente un mutamento rilevante nei processi, nei sistemi e nel calcolo delle perdite future. Complica molto le cose per l’impresa non poter analizzare la propria proiezione futura verso il mondo bancario.

Basti pensare che un’indagine effettuata quest’anno su un campione di 13.357 piccole imprese lombarde, con ricavi compresi da 2 a 10 milioni di euro (mica noccioline), solo 146 imprese non farebbero scattare nemmeno uno dei segnali di allerta previsti dall’IFRS 9.

In pratica poco più dell’1% delle imprese è al sicuro da questo regolamento, mentre le altre risultano fuori parametro e quindi i crediti dei loro istituiti risultano deteriorati.

Ti starai chiedendo come mai un numero così elevato di imprese è in pericolo?

Perché, come detto, il regolamento è destinato solo alle banche ma, fondamentalmente, chi ne risente maggiormente sono le imprese che, come detto poc’anzi, non hanno uno strumento che permetta loro di misurarsi secondo i parametri dell’IFRS 9.

La conseguenza è quindi che o le aziende imparano a misurarsi in riferimento ai fondamenti dell’IFRS 9 oppure salterranno tutti gli affidamenti, con le conseguenze che l’impresa dall’oggi al domani si ritroverà senza alcuna forma di liquidità!

E tu hai idea di cosa significhi avere la banca che ti chiude il rubinetto senza preavviso?

Alla luce di ciò come puoi correre ai ripari?

Rivolgendoti al tuo commercialista? Anche se sembra una scelta scontata, nonostante la sua professionalità, il commercialista non ha le competenze giuste per fornirti un aiuto concreto. Altrimenti ti avrebbe già informato, non credi?

E quindi come fare?

Semplice, grazie al metodo Kreadway (sviluppato da C&G Capital), il metodo più rapido e sicuro per accedere al credito e sviluppare i tuoi progetti imprenditoriali, per te è possibile correre ai ripari e salvaguardare la tua azienda dall’IFRS 9.

Con il metodo Kreadway la prima attività prevista è un check up preliminare, segue poi, un’analisi approfondita dove vengono evidenziati punti di forza e debolezza della tua impresa e infine viene realizzata la presentazione della richiesta al finanziamento presso i partner diretti del mondo della finanza alternativa.

In conclusione oggi l’IFRS 9 risulta essere un dato di fatto al quale ti devi adattare e, soprattutto, devi essere in grado di trasformarlo in un’opportunità; C&G Capital può aiutarti a rendere il tutto il più concreto possibile.

Se desideri saperne di più compila i campi qui sotto e clicca sul pulsante per ricevere maggiori informazioni.

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